Reumatologia, non solo reumatismi

Reumatologia clinica Città di Parma

La Reumatologia è quella branca della Medicina Interna che studia le affezioni dell’apparato osteoarticolare comprendendo le patologie articolari propriamente dette (artriti,poliartriti, Artrite Reumatoide ,Spondiloartropatie Sieronegative  ) e le patologie extrarticolari (interessanti i tendini,le guaine tendine,i muscoli,le capsule articolari ,ecc).

Si occupa di manifestazioni di natura infiammatoria (quali poliartriti, connettività sistemiche ) e manifestazioni di natura degenerativa-involutiva ( artrosi a varia localizzazione,perigastriti,tendenti. sindromi canalicolari,sindrome fibromialgica, ecc). Sono da considerare, infine, le affezioni interessanti il distretto osteoarticolare in corso di malattie sistemiche ( quali infezioni batteriche e virali, sepsi, malattie mielolinfoproliferative, malattie neoplastiche, affezioni neuromuscolari, rare patologie genetiche ed ereditarie).

Nell’ambito reumatologico inoltre vengono considerate le affezioni del sistema osteo metabolico quali gli stati di osteoporosi, demineralizzazione in corso di malattie endocrine, secondarie a trattamenti terapeutici ( ad es protratto uso di steroidi ) artropatie di natura microcristallina ( gotta, psudogotta e sindromi correlate ). Da questa breve rassegna si evince la complessità della Classificazione delle Malattie Reumatiche e l’aspetto multidisciplinare che viene ad assumere la Reumatologia.

Per concludere questa breve introduzione la Reumatologia deve essere considerata una Disciplina Giovane. Giovane in quanto l’insegnamento della materia è stato inserito nella formazione universitaria solo nella II metà del secolo scorso, giovane in quanto i quadri clinici più’ impegnativi si osservano in una popolazione compresa da 15 e 45 anni (per non considerare i reumatismi infantili e giovanili), giovane in quanto vengono utilizzati farmaci biotecnologici (anticorpi monoclonali) introdotti in terapia a partire dagli anni 80-90 mutuati dal versante neoplastico-immunologico.

CHI VA IN GENERE DAL REUMATOLOGO?

Il paziente che si rivolge all’Ambulatorio del Reumatologo è generalmente spinto del dolore. Questo può essere localizzato, ad acuta insorgenza come nei fatti artritici acuti in cui l’articolazione si presenta arrossata, tumefatta, dolente alla mobilizzazione attiva e passiva ovvero diffuso con sintomatologia generale quale astenia, febbre, riduzione della capacità di deambulazione ed agli spostamenti, riduzione della capacità di svolgere le normali attività quotidiane, l’attività sessuale, ecc. Il dolore è descritto con varie aggettivazioni (urente, pulsante, trafitto, continuo) spesso con importante partecipazione psico emotiva e comportamentale. Pertanto, di fonte ad un paziente che riferisce una sintomatologia dolorosa articolare, il Reumatologo deve effettuare una valutazione completa, dopo avere raccolto adeguata indagine anamnestica familiare e patologica. Il Reumatologo, pertanto, ha il compito di definire diagnosi e prognosi, stabilendo adeguata terapia farmacologica ed, eventualmente, coinvolgendo altre figure assistenziali quali il Medico di famiglia, l’ortopedico,il fisiatra, il fisioterapista,lo psicologo, il neurologo,il terapista occupazionale,lo psicoterapeuta, eccetera, per un complesso inquadramento clinico-terapeutico. Dietro ad una sintomatologia dolorosa che coinvolge l’apparato osteoarticolare si possono nascondere numerose condizioni patologiche di natura infiammatoria, degenerativo-involutiva, infettivo, neoplastico, ecc.

Per questo motivo nella Classificazione delle Malattie Reumatiche proposta dalla Società Italiana di Reumatologia vengono considerate oltre 100 affezioni patologiche con nosologia definita. Il Reumatologo deve essere preparato ed aggiornato per poter fare una diagnosi corretta e impostare una adeguata terapia.

A cura di
Dott. Gianni Italo Buticchi, specialista in Reumatologia della Casa di cura Città di Parma

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