Importante corso di ginecologia alla Città di Parma

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Ha visto la partecipazione di numerosi specialisti il Corso internazionale di Chirurgia transvaginale organizzato dalla Scuola italiana di Chirurgia mininvasiva ginecologica (Sicmig) svoltosi presso la Casa di cura Città di Parma.
Due giorni di congresso di grande importanza scientifica con relatori specialisti di primo piano in ambito ginecologico. I corsisti hanno avuto la possibilità di assistere, oltre che alle relazioni in aula, anche a una sessione di chirurgia in diretta dalle Sale operatorie del Comparto operatorio di ginecologia della Città di Parma, nonché di partecipare ad una sessione di gestualità chirurgica simulata su manichino.

In apertura di Convegno, il Direttore sanitario della Casa di cura Città di Parma, dottor Luigi Lagnerini, ha sottolineato la rilevanza dell’evento.

Il professor Bruno Andrei, ginecologo della Città di Parma e Direttore della Sicmig, ha evidenziato come l’idea di questo Corso sia nata da una considerazione sulla chirurgia ginecologica di oggi.

<Sono un grande sostenitore della chirurgia laparoscopica, ovvero mininvasiva, che pratico da tantissimi anni.- Spiega Andrei- Va però detto che la chirurgia tradizionale transvaginale ha ancora campi di applicazione ben precisi in cui dovrebbe rappresentare la prima scelta; il ricorso alla chirurgia transvaginale invece sta nettamente diminuendo anche in quei casi in cui sarebbe indicata e ciò è legato anche al fatto che vi è una minor propensione ad insegnare questa metodica chirurgica.>

Da qui l’importanza di un evento dedicato alla Chirurgia transvaginale.

<Questo Corso ha registrato un numero altissimo di iscrizioni, perché, a fronte della disponibilità di eventi di formazione in laparoscopia, sono sempre meno quelli che abbiano come tema la chirurgia transvaginale.- sottolinea il professor Massimo Luerti, ginecologo, Segretario della Sicmig- Per i partecipanti poter seguire gli interventi in diretta dalle Sale operatorie della Città di Parma ha avuto un impatto formativo notevole.>

Dalle Sale operatorie sono stati eseguiti sei interventi su patologie per le quali la chirurgia transvaginale rappresenta la via d’elezione.

<L’isterectomia (ovvero l’asportazione dell’utero), come emerge dalle linee guida internazionali e dalla medicina basata sull’evidenza, ha come prima scelta la via transvaginale sia perché gravata da minor complicanze sia perché può essere eseguita in anestesia loco-regionale anziché in anestesia generale.- Spiega il dottor Gianluca Benassi, ginecologo della Città di Parma e relatore del Corso- Altri interventi che andrebbero eseguiti per via vaginale sono quelli legati a difetti della statica pelvica con o senza incontinenza urinaria>.