Come proteggere e curare la propria voce.

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Le patologie della voce sono in costante aumento, soprattutto nelle categorie per le quali la voce è uno strumento professionale; oltre a cantanti e attori i più colpiti sono gli insegnanti, gli speaker, i venditori e gli avvocati. Studi condotti su queste professioni stimano che il 60% di essi sia disfonico, ovvero che abbia problematiche correlate alla voce.
Non bisogna però dimenticare che queste patologie colpiscono anche al di fuori delle categorie a rischio, infatti troppo spesso tendiamo a maltrattare la nostra voce. Tra i fattori di rischio per lo sviluppare di queste patologie vi è, tra le altre, l’abitudine di stare molte ore al cellulare, magari in luoghi dove c’è confusione, il fumo di sigaretta e gli agenti atmosferici. La conseguenza che ne deriva può essere un’irritazione cronica o uno stato di affaticamento muscolare, che dapprima si manifesta solo con una lieve disfonia, ma che con il tempo può portare allo sviluppo di patologie vere proprie come polipi, noduli e cisti alle corde vocali fino alla possibilità di arrivare anche a neoformazioni maligne.
Un ruolo importante nelle disfonie è svolto anche dalla disidratazione e da una scorretta respirazione che porta molti soggetti a soffrire di fatica nel parlare, dolore al collo e continui raschiamenti della voce.
Oggi abbiamo a disposizione un esame fondamentale per lo studio delle problematiche legate alle corde vocali, il laringostroboscopio.

CHE COSA E’ LA LARINGOSTROBOSCOPIA?

La laringostroboscopia è la registrazione dinamica del piano glottico effettuato con fibre ottiche rigide mediante l’utilizzo di una luce stroboscopica. La laringostroboscopia permette di analizzare nei dettagli le caratteristiche fisiologiche e patologiche dell’ onda mucosa (vibrazione glottica) consentendo diagnosi accurate e tempestive delle patologie cordali. Infatti i movimenti vibratori che si susseguono con rapidità tale da non poter essere percepiti dall’ occhio umano possono essere resi visibili illuminando a rapidi tratti le singole fasi di vibrazione. Sulla base dell’esame laringostroboscopico possono essere proposti specifici percorsi riabilitativi di logopedia e viene offerta la corretta indicazione alla fonochirurgia.

QUANDO RICORRERE ALLA FONOCHIRURGIA?

Per “fonochirurgia” si fa riferimento a tutte quelle tecniche chirurgiche che tendono al miglioramento della qualità della voce, nel completo rispetto della delicata micro-struttura delle corde vocali. Esistono differenti procedure fono chirurgiche a minima invasività per il paziente, per affrontare in maniera funzionale le diverse patologie della voce. Tutte prevedono l’impiego del microscopio operatorio che consente la visualizzazione molto precisa ed a forte ingrandimento del campo operatorio, prerogativa fondamentale considerata la delicatezza e la miniaturizzazione delle strutture anatomiche e della speciale microstrumentazione chirurgica impiegata per l’intervento.
La fonochirurgia è quasi sempre accompagnata da una terapia logopedica pre e post operatoria. La terapia logopedica ben eseguita è in grado di stabilizzare i risultati fono chirurgici e migliorare tutte quelle condizioni di disfonia ipo o ipercinetica con programmi personalizzati per il singolo paziente e le sue necessità. Il rapporto tra otorinolaringoiatra e logopedista è da considerare di prioritaria importanza per ottenere la migliore guarigione del paziente, e può ricordare quello che rappresenta per l’ortopedico una buona fisioterapia, da non sottovalutare in fase preparatoria all’intervento così come nel periodo postoperatorio.
Proteggere e salvaguardare la propria voce è indispensabile.

A cura del
Dott. Paolo Vignali, Specialista in Otorinolaringoiatria della Casa di cura Città di Parma

 

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