Artrite reumatoide: l’importanza della diagnosi precoce

Artrite reumatoide Casa di cura Città di Parma

L’Artrite Reumatoide è la malattia articolare infiammatoria cronica più comune.
È una patologia ad elevato impatto socio-sanitario con una prevalenza variabile fra lo 0,4 e l’1%. Si pensa che in Italia ne siano affette almeno 500000 persone.
L’etiologia è ignota, tuttavia si pensa che, come per la maggior parte delle patologie autoimmuni, in un soggetto geneticamente predisposto, diversi fattori ambientali possano indurre una attivazione anomala del sistema immunitario con produzione di anticorpi attivi verso il proprio self (autoanticorpi) che si automantengono fino alla cronicità.

Come si manifesta l’artrite reumatoide
Nelle fasi iniziali la malattia è asintomatica ma presto si manifesta con fatti artritici a livello di una (monoartrite) o più’ articolazioni (poliartrite). Ed è proprio in questa fase (3-6 mesi dall’esordio) che deve intervenire il Reumatologo con un trattamento aggressivo per interferire e bloccare la naturale evoluzione della malattia, ovviamente dopo avere effettuato una corretta diagnosi differenziale verso altre forme di artropatia flogistica. Questa fase si definisce “finestra di opportunità” e deve essere pienamente utilizzata dal punto di vista terapeutico. Allo scopo sono stati individuati vari sintomi di allarme che consentono un rapido invio del paziente alla visita reumatologica. Sono la tumefazione di una o più articolazioni, dolorabilità alla pressione laterale delle dita delle mani e piedi, rigidità mattutina oltre 30′, durata dei sintomi maggiore di 6 settimane, elevazione di alcuni indici di flogosi (quali VES o PCR) o presenza di anticorpi specifici e diagnostici (quali anticorpi anti citrullina). Alla luce di questi elementi il paziente stesso è chiamato ad una attenta autovalutazione. Questi criteri definiscono la cosiddetta artrite precoce (Early Arthritis).

La terapia dell’artrite reumatoide
Il compito del Reumatologo, pertanto, è rivolto a bloccare la fase infiammatoria prima che le articolazioni divengano irrimediabilmente compromesse (fase esordiva con successiva anchilosi e deformità). Grazie ai farmaci a disposizione oggi la maggior parte delle forme di artrite reumatoide va in remissione e si evitano i gravi quadri clinici e le deformità articolari che avevano reso tristemente famosa in passato questa forma di artrite.

A cura di
Gianni Italo Buticchi – Specialista in Reumatologia della Casa di cura Città di Parma